Fare psichiatria oggi: un continuo dibattersi tra terapia e cura
Il parere del dottor Marco Martinelli, psichiatra e psicoterapeuta
Terapia e cura in psichiatria: il loro significato è assai diverso. “La terapia ha a che fare con l’atto medico -spiega il dottor Marco Martinelli, psichiatra e psicoterapeuta a Lucca – raccolta di sintomi, diagnosi, terapia farmacologica. La cura comporta ascolto, comprensione, immedesimazione, introspezione, accoglienza. Per operare bene come psichiatri la terapia non può fare a meno della cura”. “Chi ci sta davanti – prosegue Martinelli – non può riassumersi nella malattia che ci porta. E’ una persona nella complessità e unicità del suo essere: per poterne cogliere la sofferenza nella sua vera essenza dobbiamo riuscire a mettere a lato le varie teorie apprese, che pur giovano”. Questo perché la teoria, spiega Martinelli, può indurre a selezionare nei vissuti dell’altro, solo quelli utili a confermarla: “è un rischio reso ancora maggiore dalla paura di trovarsi ‘senza strumenti’ di fronte alla sofferenza. Può succedere allora che la nostra “apertura” non sia effettivamente tale, ma solo attenzione mirata a cogliere quel sintomo che ci permetta di procedere poi al rassicurante incasellamento diagnostico e alla terapia psicofarmacologica: tutto formalmente corretto ma in questo modo l’Altro rimane distante da noi”.